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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

ELOGIO DEL RITARDO MENTALE di Alessio Miglietta

Spesso, mentre sono in macchina, nel percorso che traccio per andare dalla mia ragazza, incrocio un uomo, che a dispetto dei suoi 42 anni dentro è ancora un ragazzino. Passeggia senza sosta da un capo all'altro del quartiere, talvolta sembra spaesato, perso nel nulla, in altre circostanze, in realtà rare come i denti di gallina, sembra assorto da un'infinità di algoritmici pensieri. Diventa parte di un quadro in movimento, ritrovandosi nel mezzo di un fastidioso circo che invade la quotidianità. Dentro è ancora un ragazzino perché pur avendo trascorso più di quattro decadi su questa terra, è rimasto imprigionato nei suoi quindici anni per cause apparentemente sconosciute; il suo nome è Luigi. Mi è capitato di parlarci spesso, per quanto possibile, un paio di volte addirittura mi sono unito a lui in qualcuna delle sue passeggiate, per sentire quale dei due silenzi facesse più rumore. Luigi amava guidare, ma da quando ha imboccato contromano una strada provinciale i suoi pare