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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

KIEV: 24 FEBBRAIO di Alessio Miglietta

Nel grigiore della città tra muri di cemento e nebbia fitta si staglia una figura che oscura il panorama. Veste di stracci e cammina tra macerie la sua voce è un grido disperato. È guerra ed è così che strappa il cielo dove l'eterno rumore dei cannoni rompe la quiete di ogni paese e scioglie il sangue degli uomini. Le madri piangono e i padri lottano i figli vedono spezzarsi l'innocenza mentre il sole danza sui campi di battaglia e la morte avanza senza tregua. Questa violenza è densa come asfalto è l'ombra di un male che avvolge ogni anima e spegne la luce della speranza in un mondo senza più pietà. Le bandiere sbiadite si agitano nel vento la fiamma della libertà brucia nel cuore i deboli muoiono senza una ragione in questo labirinto di dolore Il fumo degli incendi copre il cielo, i soldati gridano e piangono lasciandosi alle spalle solo terre desolate e ricordi di un tempo ormai perduto. Gioco perverso che non ha vincitori, solo sconfitti che to

L'AQUILA (Retrogradatio cruciata #5) di Alessio Miglietta

In una notte fonda e senza sogni  la vita ha un retrogusto in questo mondo. L'anima vuota brucia lentamente, non c'è sostanza, né futuro, o luce. È un testamento lasciato su carta, una musica che ha smarrito il suono. Così il mio volo lì trascina il suono nel vuoto esasperato dei miei sogni, bruciando lentamente come carta il mio ricordo dolce. Amaro il mondo.  Lasciando tra le fiamme fioca luce che nel tramonto regna lentamente E mente, la mia mente, lentamente, amplificando le immagini e il suono, guardando fisso, del sole, la luce e spalancando le ali a questi sogni. Muovendo il cielo mi stacco dal mondo, sospira il mio presente sulla carta. Eppure sembra seta questa carta che si muove e si increspa lentamente, con le sue traiettorie traccia il mondo Le stelle, che sfrecciando creano un suono accanto ad angeli custodi e sogni mi prestano un pò della loro luce. E in questo universo trovo la luce, in queste ali, fatte con la carta, dove ho trascritto parte dei miei sogni. Dall

UN PENSIERO SU SANREMO 2023

Caro diario, è finito finalmente lo strazio di Sanremo. Spero di non dover più subire a stretto giro un certo tipo di musica, la cui qualità (quella del nostro paese s'intende) continua inesorabilmente a scendere. Allo stesso modo, spero di evitare per un tempo indefinito soprattutto gli ormai proverbiali  monologhi della kermesse, banali, fastidiosi e inutili almeno quanto la presenza di alcuni banali, fastidiosi e inutili personaggi (ad esempio, il manico di scopa biondo e suo marito, iradiddio social vestite d'oro ma alla fine polpa zero). Tornando per quanto possibile alla musica, qualche pensiero sparso che riassuma il tutto: Mengoni come da pronostico,  Lazza sorpresa,  Giorgia delusione.  Mr. Rain sul podio solo per il coro dei bambini. Per Ultimo buona canzone, ma ha la leggerissima lacuna che non sa cantare. È evidente quanto Tananai non sia l'erede di Dalla, in compenso è stonato come Jovanotti. Colapesce e Dimartino sono riusciti a scrivere Musica Leggerissima 2.