IL FORNO NON È UN’OPZIONE VEGANA di Alessio Miglietta
Luce fioca. Sbuca dal nulla una figura in impermeabile grigio. Qui si gioca con i resti del Novecento, e si accende una sigaretta con le pagine ormai ingiallite del Mein Kampf. Parla con tono calmo. Troppo calmo. È il tono di chi ha visto l’inferno, ha chiesto lo scontrino, e si è lamentato perché il conto era troppo salato. "Ebrei. Sempre loro. Sempre lì, sempre ovunque. Come i semi di sesamo sul pane industriale: nessuno li vuole, ma stanno sempre lì, attaccati al culo della Storia. E i nazisti? Belli, biondi e con gli occhi azzurri, i nazisti. Principi azzurri ariani. Precisi, puntuali, ordinati. Sembravano un catalogo IKEA con un feticismo per le uniformi e la combustione umana. 'Auschwitz, benvenuti!' – suonava quasi come Disneyland, solo che invece del costume di Topolino trovavi Mengele col camice bianco e un bisturi tra i denti e un sorriso da un orecchio all'altro. "Sai com’è: quando l’uomo gioca a fare Dio, dimentica il dettaglio fondamental...