GIORNATE DI QUIETE

Settimana di ferie dal lavoro, questa appena trascorsa. Mi sono fermato a pensare a mille e più cose della vita, proprio come un vecchio saggio. Ho pensato a fondo, agli eventi che la illuminano, a quelli che la logorano, alle persone importanti e a quelle superflue. Ho cercato di essere più zen e meno impulsivo, a mantenere solo un accenno di contatto con la realtà. Nonostante scriva molto molto meno, ho imparato a fare una torta di mele che molte donne sposate, oltre al povero Banderas, mi invidierebbero. Cucinare mi rilassa molto, soprattutto con i Beatles in sottofondo. E pensare che, fino a tre mesi fa, prima dell'infortunio alla spalla, tutto ciò che amavo fare per scaricare lo stress e non pensare, era fare boxe.
Ora, in assenza di ispirazione, amo cucinare torte, dolci e muffin, come una sapiente donnina di casa.
Che sia questa, la nuova strada per accendere la mia creatività?

La mia amata nonna diceva sempre che creare l'impasto di un dolce è una procedura minuziosa e complicata, perché il salato lo puoi recuperare, ma il dolce è un'altra storia. Devi seguire le regole, una ad una. Un'altra cosa che diceva è che un impasto fatto ad arte è un pò come crescere un figlio.

Cara nonna, come sempre, avevi ragione. Proprio tu, che dicevi sempre che sarei stato uno splendido padre, come papà, e come il nonno.

A.