"GRUNGE". RIFLESSIONE DI INIZIO ESTATE

Oggi inizia l'estate, e già questo mi rende nervoso. Perché detesto l'estate.

Dobbiamo partire da presupposto che l'essere umano sia un mosaico.

Un mosaico di emozioni,di pensieri,di passioni.

Siamo esseri splendidi e articolati, ma spesso abbiamo bisogno di svuotarci dal dolore, dalle infezioni della vita.

Un tempo si usavano le sanguisughe, poi gli unguenti, i battuti di erbe benefiche, poi venne la volta degli antibiotici.

Da gennaio 2013 propongo una nuova cura, GRUNGE1984, contro l'avvelenamento da realtà.

A quanto pare, però, sono in molti a non volersi curare, l'ho notato sia dalla richiesta del mio libro sul mercato editoriale, sia da alcune recensioni che ho ricevuto, da questi straordinari "luminari della penna".

Non che siano giornalisti, ovviamente ... Niente altro che scribacchini di giornaletti di informazione locale che, nelle tredici righe che il loro capo gli concede, gettano merda sugli esordienti come scrittori, musicisti, registi, e quanto altro.

Lo fanno solo per mettere in risalto il loro articolo, che poi, alla fine dei giochi, non legge comunque nessuno. Meglio per loro che sia firmato sempre con anonime iniziali.

Poi magari il mio libro fa davvero cagare, ma vorrei che mi venisse detto da un professionista.
Scrittore, intendo.

Perché magari qualche editore potrebbe sentirsi chiamato in causa (bocca mia, taci ... e mano mia, prendi una sigaretta).

Il primo effetto collaterale che ho riscontrato è la poca curiosità nello scoprire un testo unico nel suo genere, ambizioso ma mai arrogante. Un testo asciutto, sensibile, sicuro, curato nei dettagli.

E non lo dico certo perché ne sono l'autore. Ci mancherebbe altro.

Ma visto che non è una biografia dei Nirvana, nonostante il titolo possa sviare (e anche lì, comunque, ho i miei dubbi), preferisco puntualizzare.

Altro sintomo, che sa di sentenza, è che se siamo davvero un mosaico lo dobbiamo anche ai nostri sogni, che troppo spesso teniamo in cantina.

Alla poca voglia di innovazione.
All'arrendersi, senza rendersene conto, a una moda dietro l'altra.

Ergo, se la gente ha bisogno dei Volo, dei Coelho, dei cento colpi di spazzola o delle cinquanta sfumature, per riempire i vuoti mentre se ne sta seduta sulla tazza del cesso, si accomodi.

Contenti loro, contenti tutti.

Ma alla fine dei giochi, libri così saranno utili solo per pulirsi il culo, tra una notifica di facebook e una vita di Candy Crash.

E il mio GRUNGE1984, avrà perso semplicemente l'ennesima occasione per provare a cambiare qualcosa.

A.