L'AMORE DANZA TRA LE STELLE di Alessio Miglietta

Esistono cieli di un altro mondo, che brillano di solitudine, e che con una semplice tempesta sono in grado di far brillare l'anima, cieli che non hanno atmosfere a smorzarli, né arcobaleni a rigarli, tanto meno preghiere a macchiarli.
Sono cieli che appartengono a chiunque, ma che pochi riescono a vedere. È una questione di sensibilità, per pochi eletti.
In questi cieli che profumano di sole e che fermano il tempo, ogni cosa è possibile, grazie a divinità che nude e splendide, danzano tra le stelle.

Sono cieli in cui si estende una costellazione di queste stelle straordinarie fatte di sogni e parole, speranze e immaginazione. Dall'alto di quei cieli, queste divinità si nascondono tra alba e tramonto, lasciandosi intravedere appena, in attesa di essere invocate.
Solo allora mostrano il loro aspetto femminile, e l'incanto che deriva da tale metamorfosi, manifestandosi nelle donne affascinanti che sono sempre state. Tu sei una di quelle.

Mentre io, sono un'altra persona ormai. Non credo più alla vita, non credo più nei sogni, non credo più nel mondo. Non credo più nel bello, inteso come episodico attimo di gioia. Non credo più ai sorrisi delle persone. Credo nel Sesso in quanto frazione del comune di Reggio Emilia.

Credo al cuore, al sangue nelle vene, ai colori, al coraggio. Credo al dolore, ai pensieri vergini, al dimostrare talento. Voglio credere ancora in Babbo Natale, perchè a sette anni mi hanno detto che era morto.

Sono diventato freddo, difficile da affrontare, perchè spesso sigillo il mio destino, chiuso dentro le mie stanze trasparenti, nella solitudine più pura.
Non riconosco più me stesso, non credo più alle regole, né ai miracoli, ai misteri o alla libertà. Non credo alla verità che tentano di propinarmi.
Non credo più in Dio, e onestamente, mi manca molto parlare con lui. Ho imparato, tuttavia, a immaginare l'Amore e ho iniziato a invocarti, mentre eri nascosta nei miei cieli, tra alba e tramonto, nella linea di giunzione posta tra stelle e sogni. Poi sei scesa da quelle nuvole, finalmente, proprio quando non ero più sicuro di essere davvero un uomo.

Da allora, potrei essere ogni cosa per te, un vecchio saggio, un uomo che arde, o un bambino desideroso d'affetto. Non hai mai rifiutato ciò che avevo nel cuore per te, e che ho messo in sacrificio sul tuo altare, non ti sei fatta passare davanti un treno di sogni con l'arroganza di chi si sente desiderata, nemmeno quando arrivava l'inverno. Non mi hai mai lasciato agonizzante, tra i miei incubi.

Nascondimi dolcemente nel tuo ventre, quando tornerò un bambino, affinchè possa ricordarti ogni giorno quanto ti amo.

Cambiando per te, sognando per te. Un amore che danza tra le stelle.

A.

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