PREMIAZIONE PREMIO LETTERARIO L’ALLORO DI DANTE 2023

A Ravenna, il 25 MARZO 2023, si è concluso il Premio Letterario L’ALLORO DI DANTE 2023

Nella SEZIONE B – SILLOGE BREVE, la mia raccolta Congiunzioni raggiunge il 4' posto finale, con segnalazione speciale di merito da parte della Giuria.

"Il punto forte risulta la metrica interna del verso; la musicalità del verso che trova compimento anche nel senso. Sembra di ascoltare sempre lo stesso verso, ma è sempre diverso. Spicca nell'uso della punteggiatura, e dunque della pausa."

CONGIUNZIONI di Alessio Miglietta 


1.


Bisogna aver coraggio per sognare,

coraggio per non esser retrocessi.

Coraggio per osare e per sbagliare,

e amare i pezzi rotti di sé stessi.

Piramidi di tempo disegnato

in uno dei sistemi più complessi:

cervello, labirinto in cui mi perdo

ogni volta che celebro il rifiuto,

ogni volta che penso ad un ricordo.

Rinnego, ogniqualvolta sia accaduto.

Si sa, è irripetibile il passato 

e non chiede di esser ripetuto,


ma insanguinato dalle antiche lingue

ha immortalato tanti punti fermi;

frutto di buio e morte, si distingue

tra forze che provano a trattenermi

ancora, e mi chiudono la bocca.

Fin quasi a consumarmi, e poi volermi

nutrire di migliaia di difetti

che mi stan torturando, come cura,

col sogno di mitigarne gli effetti.

Segno di pace, luce che non dura,

che è verità, e a volte non ci tocca,

che è ben precisa nella sua andatura:


è una campana a lutto, che rintocca.






2.


La pace, una tra tante parole,

è un'utopia che ci ha donato e tolto

la stella più vicina al nostro sole;

in cui si intersecano sguardi e ascolto,

con traiettorie nuove, e un nuovo volo

da compiere in un cielo capovolto.

Altrove troveremo un quieto posto

sfoggiando, sì, la nostra arma migliore:

l’inchiostro sulla carta, ad ogni costo,

con cui riscriveremo anche il dolore

trasfigurando immagini sul suolo.

Un verso nasce, e il giorno dopo muore;


la quotidianità di una farfalla

porterà in dote vite mai sognate,

con minor tempo avremo la scintilla

per dare un senso a libertà violate

e poi nascoste nel buio profondo,

come comete nel cielo d'estate. 

Tra me e la mia coscienza c’è un abisso.

A una temibile realtà appartiene 

qualsiasi errore umano già commesso.

Siamo diretti verso il male o il bene?

In ogni caso indifferente è il mondo,

è una realtà che ci plasma e contiene:


fare del proprio meglio. E fino in fondo. 






3.


In una notte fonda e senza sogni 

la vita ha un retrogusto dolceamaro.

L’anima vuota è priva di bisogni,

c’è solo fuoco, o polvere da sparo

nell'aria, per le strade senza suono,

il fiore della pace ha un seme raro

cresciuto sull’asfalto della vita,

violenza opaca e gocce di sudore 

che lavano il sangue dalla ferita,

in un’impresa senza alcun valore;

una musica che ha smarrito il dono

di ricucir gli strappi del dolore.


L'amore è visto come un infortunio

in questo tempo, senza una ragione. 

Eppure sì, in notti di plenilunio 

come il bambino segue l'aquilone,

ci sono donne e uomini sospesi

che vorrebbero un fremito, un'azione.

Il vento che ora pettina i cipressi

li allontana dal corpo. Senza voce

ritroveranno i sogni compromessi,

con passo incerto, eppure più veloce.

Sospiri arpeggeranno i nervi tesi:

sensibilità aliena, e più feroce,


per gli angeli che muoion vilipesi.






4.


Vivere un giorno in più, per non morire

in questa guerra senza via d'uscita,

non seguirò le stelle per mentire 

causando emorragie nella mia vita.

Tutto sbiadisce, perde di colore,

tramonto dell’incanto tra le dita.

Mi muoverò senza lasciare impronte 

come la sera che non ha speranza.

Lasciando tra le fiamme l'orizzonte 

condannerò ogni forma di violenza;

un gesto di rispetto e di stupore

che al giorno d’oggi non ha più importanza.


Diamanti nel ghiaccio, negli orizzonti 

del tempo, spazi tra generazioni,

piccoli baratri per creare ponti

con cui tornare insieme. Qui i monsoni 

graffiano un universo che ora cade,

perché crollate le sue convinzioni.

Sembra quasi di seta questo cuore

che si muove e si increspa lentamente,

nel vuoto esasperato del rancore,

oceano nero, eppur tanto splendente,

in cui sfociare. Invece trova strade

distese sull’asfalto della mente:


così reagiamo a tutto ciò che accade.






5.


La pace è ancora stringersi la mano,

ma è un umiliato viaggio di speranza,

che tesse le sue trame da lontano 

tra odio, e una sgraziata indifferenza

degli uomini, virus pericolosi

senza più occhi, senza più coscienza.

Onde di colori primari, avvolte

da stelle, che sfrecciando creano schemi

e tracciano il cammino, disinvolte.

Comportamenti fatti di stilemi

verso giorni più veri e luminosi

dal cuore fino agli arti, punti estremi.


La nascita è l’inizio d’ogni guerra,

l'incomprensione è parte del linguaggio,

il sangue e le bugie sporcan la terra;

paura, irrazionalità e coraggio 

si muovono nel vuoto del torace

modificando il senso del messaggio.

Scorrono tra le vene i sentimenti,

e rossi globuli, come soldati.

Traduce tradizioni e tradimenti 

il cuore, tra i suoi brividi rubati,

fino al cervello, solitario e audace:

mediocrità, la fine dei peccati,


riporterà alla polvere. E alla pace.


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