NON E' MARKETING INVERSO. E' CHE NON AVETE FEGATO, SEMPLICEMENTE ...

Non posso certo lamentarmi, POEMA NERO mi sta dando grandi soddisfazioni, e ringrazio tutti i valorosi che si sono messi al mio fianco nella battaglia contro il mainstream, che molto più comunemente potremmo chiamare robetta, robaccia, libri di merda...aggiungete pure a sentimento. Con profondo disappunto mi rivolgo agli altri, perché fondamentalmente non vi devo convincere a comprare il mio libro. Non me ne frega un cazzo di fare marketing o usare la psicologia inversa, anche se vedo che ormai tanti autori, se non tutti, fanno così. Ma voi lettori di un certo tipo, che leggete i grandi bestseller di Fabio Volo, le grandi autobiografie di Fedez, i grandi romanzi di Tiziano Ferro, le straordinarie non-poesie di Giorgia Soleri e compagnia, dovete essere consapevoli di essere dei poveri coglioni. Così come chi compra libri tipo "Il mio appuntamento con me stessa - Scopri la vera te stessa: Il tuo libro definitivo con esercizi entusiasmanti e sorprendenti intuizioni su di te". Primo in classifica su Amazon. Oppure Ma che cazzo di libri vi comprate? Vi rivolgete ai libri come al fast food: rapido, facile, senza sforzo, senza qualità, senza profondità d'animo né ricerca di un minimo spessore artistico. Il mio "Poema Nero" è lo specchio della società di oggi, è il perfetto ritratto della vostra incapacità nell'affrontare qualcosa di significativo, di serio, di impegnato. E' lo stesso identico concetto che ho espresso più volte, in passato, con la musica. Non avete fegato. Non avete il coraggio di immergervi in qualcosa che non sia banale, che non sia commerciale, preferite nuotare nelle acque basse della banalità. Il valore della letteratura è stato sacrificato sull'altare dell'intrattenimento facile. Come può un testo di tale complessità competere con l'immondizia da classifica? Avrei dovuto scrivere un romance, o uno young adult, una stronzata di fantascienza o fantasy? Sarebbe stato meglio un libro di ricette? È vero, forse se l'avessi chiamato "Romanzetto Rosa", sarebbe stato accolto da voi, lettori intellettualmente poveri e impigriti, a braccia aperte, accecati dal titolo, senza nemmeno curarvi del contenuto. Ma non è questo l'obiettivo della letteratura, non il mio almeno, né di fare soldi con le copie vendute. La mia è una battaglia diversa, ed è quella che ogni artista che si rispetti dovrebbe combattere. Il mio "Poema Nero" è un testo impegnativo, ma è anche una ricompensa per coloro che hanno il coraggio di affrontarlo. È un invito a scoprire i valori più profondi, a guardare oltre la superficie, a sfidare se stessi. Ma spesso l'italiano medio, o meglio mediocre, preferisce la strada più semplice, l'inganno confortante dell'ordinario. Spero che un giorno possiate apprezzare "Poema Nero" per quello che è: un'opera di valore, di profondità, di lotta a un sistema completamente sbagliato. Grazie a chi sta abbracciando quest'idea. Fanculo a tutti gli altri.