GRUNGE (1984) di Alessio Miglietta
IN
SINTESI. Grunge (1984) nasce
dalla musica, come suggerisce il titolo. Per l'esattezza, dalla
sofferenza di Nevermind
dei Nirvana. Prende
spunto dal genere musicale che ha reso famosi gruppi come gli stessi
Nirvana, per intenderci, o i vari Alice In Chains, Pearl Jam,
Soundgarden, e chi più ne ha, più ne metta, dalla fine degli anni
Ottanta ai primi anni Novanta, prima dell'avvento del Britpop, che ha
spostato l'attenzione della scena musicale da Seattle, USA, a Londra
e Manchester, UK. Proprio come i testi di queste band, che hanno
contraddistinto questo genere musicoemotivo,
Grunge
(1984)
è un grido d’aiuto, un invito a stravolgere i meccanismi della
realtà, a non cedere davanti alle sirene della moda. Si pone tra
dove siamo e ciò che vorremmo - o volevamo - essere. Questo libro
racconta la storia del
disagio di un ragazzo alla ricerca della sua personale vibrazione nel
mondo, pronto a disfarsi della prigione di conformismo che lo
opprime. Districandosi tra queste spine quotidiane, si ritrova a 27
anni a tracciare un primo bilancio della sua vita, ripercorrendo i
momenti che l'hanno cambiata alla radice, in un presente a volte così
buio da sembrare bianco e puro come un abito da sposa, e mille
progetti per il futuro. Non sa esattamente cosa farà da grande -
nonostante sia già grande, figlio del 1984 - ma estende i suoi
orizzonti tra numerosi sogni. Disegnatore? Poeta? Scrittore?
Musicista? O impiegato, circoscritto in un ufficio con pessimi
quadri? Non lo sa lui, figuriamoci noi ... ma a volte, c'è una
scelta da fare, il classico bivio.
Tentare
di essere felici, rinunciando a ciò che si ama e si crede, o
perseverare, rischiando tutto alla roulette, entrando di prepotenza
nel mito?
Grunge
(1984) prova
a dare una risposta a tutto questo. Nasce sostanzialmente dalle paure
che ci portiamo dietro, e dalla quotidianità che ci induce a
reprimerle, a non affrontarle mai. Grunge
(1984)
analizza noi stessi, il rapporto con specchio e autostima, talento e
paure, droghe e psicofarmaci, mare e pioggia, Dio e Morte, in una
storia accompagnata da visioni, musica, odio, amore e filosofia pura.
Tra i bagliori di serenità che la vita concede, da un capo all'altro
della palude della società moderna. Grunge
(1984)
porta a pensare che tutte le emozioni che proviamo, non siano altro
che facce della stessa medaglia, e concede giusto il tempo di gustare
il finale, prima che un vortice di pensieri scorra dentro, e faccia
saltare tutti i nostri apparenti equilibri.
L'AUTORE.
Alessio Miglietta nasce a Roma il 15 maggio 1984. Fa
il suo esordio nel panorama letterario italiano nel 2011 con CIELI
DI VALIUM. Il suo nome rientra
nelle antologie poetiche Il Federiciano 2011,
Poesie Del Nuovo Millennio
2012 e Sotto
L'Albero Delle Mele 2013, con i
testi Vintage, Tempo
e Questa Notte scelti
nei rispettivi concorsi letterari.
Partecipa al
Concorso MarteLIVE 2012/2013 nella sezione Letteratura con i racconti
Testamento Di Un Sognatore, Una Storia Nonsense e
Rinascere. Sempre nel 2012 pubblica, a livello indipendente, la
raccolta di poesie REQUIEM DI VITE & AMORI, prima del
progetto GRUNGE (1984).
“... nonostante
il grunge sia finito da un pezzo, ho voluto cercare di ricreare, con
la sola stilografica e senza chitarra elettrica, quella stessa
predilezione per i suoni distorti e d'impatto, la rinuncia a
qualunque tipo di effettistica “alla moda”, e la protesta contro
l’establishment culturale del momento, in cui io non mi so
rispecchiare ...”
Alessio Miglietta
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