L'ESTATE di Alessio Miglietta
Una cicala frinisce in lontananza, le gocce di sudore brillano come perle sui lati della fronte, il sole che picchia duro in mezzo al ring del cielo, in una classica giornata d'agosto. Lui se ne sta affacciato dal balcone della sua casa in riva al mare, con i piedi piantati nelle mattonelle quadrate di cotto rosso più ombreggiate e fresche, cercando con gli occhi qualche pensiero dissetante e, chissà, almeno un paio di ragazze a seno nudo, tra le centinaia che prendono la tintarella. Una musica si fa largo gentilmente tra le chiacchiere stanche e accaldate dei bagnanti, dagli altoparlanti di uno stabilimento poco più in là. È una canzone degli anni Sessanta, che lo riporta al giorno del loro matrimonio. Sorride, la dedica con il pensiero a sua moglie, a se stesso, a tutte le donne amate da ragazzo nelle notti d'estate, e mai maltrattate, come si usa invece fare al giorno d'oggi. Nonostante siano cambiati mille e più dettagli da quegli anni lontani, mera...