IL GIORNO DEL GIUDIZIO UNIVERSALE, di Alessio Miglietta [monologo]
Era il giorno del giudizio universale. Il tempo aveva da tempo fatto il suo tempo. Era troppo forte per morire, e troppo debole per vivere. Cercava un colpo per farla finita, perché morire così, quando si è già morti dentro, probabilmente non avrebbe fatto troppo male. Non riusciva più nemmeno a dormire. Non voleva più aspettare l'indomani per rinascere, rimandava continuamente di un giorno. Uno per uno, ha costruito i propri fantasmi con la maestria di un artigiano, gli ha dato la vita, li ha posizionati sulla sua strada, gli ha dato delle armi per poterlo colpire. Gli è sembrato di fare sempre un passo avanti, e due indietro: le sinapsi non riuscivano a far focalizzare un'immagine che pareva ripetuta, sovrapposta su altre centinaia simili. E questa gli chiedeva di correre, e correre, per ottenere anche un solo attimo di gioia, affinché il tramonto fosse alle spalle, e l’alba si poggiasse alla base del giorno dopo, quasi a far leva. Ogni cosa gli girava intorno e l...